Sleepy Island
Isola Art Center, Milano
“Sleepy Island” è composto da tre amache di diverso colore
“Da Robinson Crusoe a Gauguin l’Isola rappresenta una tipica proiezione dell’età moderna. E’ una sorta di macchina per produrre illusioni di comunione: tra l’uomo e la natura, tra l’uomo e la società. Allo stesso modo il sonno è una figura tipica dell’io borghese isolato, rappresenta una forma dell’autoalienazione. Per il mio lavoro all’Isola ho scelto quella parte del parco che non si proietta sullo skyline di Milano, ma che attraverso le piante, l’ombra, il prato, rimanda ad un luogo solitario, non meglio identificato. Da alcuni anni il mio Lavoro ha scelto come proprio oggetto la singolarità qualunque. Una singolarità ne soggettiva ne socialmente consistente alla quale mi propongo ogni volta di predisporre delle possibili condizioni di coappartenenza. Presentare l’isolamento alla ricezione collettiva è gia fornire una di queste condizioni. Negli spazi urbani e nei parchi sono sempre predisposte delle sedute. Il sonno al contrario è lasciato ai senzatetto. Penso che proporre anche questa condizione sia una sorta d’integrazione degli altri e allo stesso tempo di una nostra liberazione”.